Monitoraggio e Turismo Sostenibile

nel blu a scoprire le bellezze dell'are marina protetta e non solo

Progetto Blu Plemmirio

Blu Plemmirio è un progetto di marketing territoriale avviato dalla AMP Plemmirio finalizzato a promuovere e incentivare la valorizzazione e la tutela del territorio. Un progetto che punta sulla diffusione di una cultura ambientale condivisa e sullo sviluppo di una economia e di un turismo coerenti con gli obiettivi di tutela dei luoghi. L’obiettivo più immediato è quello di far diventare centrale, nel tessuto economico e sociale della provincia, il concetto di qualità ambientale certificata.

Le aziende che hanno già aderito al progetto individuano nell’AMP Plemmirio un esempio virtuoso di sostenibilità ambientale. Gli operatori turistici di BluPlemmirio sono dei veri ambasciatori di un modello di turismo positivo sul territorio e sono consapevoli dell’urgenza di fare rete. Una rete di operatori capace di incarnare il modello sostenibile che BluPlemmirio ha trasformato in progetto comune. A tale scopo, essi si impegnano a ridurre continuamente i propri impatti ambientali e a incentivare il turismo sostenibile lavorando sinergicamente e sviluppando offerte adeguate.

Perchè Capo Murro ha aderito al progetto

Capo Murro Diving Center ha aderito a questo progetto per perfezionare il proprio percorso lavorativo, accrescendo e acquisendo nuove competenze in materia di Turismo Sostenibile e per scoprire le best practice e diffondere comportamenti virtuosi.

Il turismo sostenibile ha come obiettivo quello di promuovere la conoscenza e la valorizzazione delle culture e delle tradizioni locali, nel rispetto dell’ambiente e dei sistemi di vita dei paesi, dei territori e delle popolazioni ospitanti.

Capo Murro Diving Center aderendo al Progetto BluPlemmirio si impegna ad adottare, tutte le misure per tutelare e rispettare l’ambiente. 

Sea Shepherd – Operazione Siracusa

Il lancio di Operazione Siracusa nel maggio 2017 ha segnato il quarto anno consecutivo in cui i volontari di Sea Shepherd si impegnano nel pattugliamento notturno e diurno della Riserva Marina del Plemmirio, con l’intento di aiutare i funzionari locali a proteggere e difendere le cernie e i ricci di mare in pericolo. La campagna è sempre attiva durante tutto l’anno!

L’area protetta del Plemmirio è stata istituita nel 2004 e copre circa 2.500 ettari di territorio siracusano. Si tratta di un’area la cui protezione è considerata prioritaria a causa del bracconaggio e altre attività di pesca illegale, che hanno portato la Cernia Bruna, i ricci di mare e innumerevoli altre specie sull’orlo dell’estinzione in quest’area.

Come sempre, Sea Shepherd e i suoi volontari si occupa non solo di azione diretta a tutela della vita delle specie marine portando all’attenzione delle istituzioni e della popolazioni degli illeciti che avvengono di continuo, ma si occupa anche di ripristinare le condizioni ambientali naturali delle aree in cui agisce, effettuando la raccolta di rifiuti, domestici e speciali, che le persone gettano indiscriminatamente in mare e sulla terra ferma inquinando così la terra, l’acqua e causando la morte per avvelenamento e soffocamento di numerose specie marine che entrano in contatto con prodotti derivati dal petrolio e la produzione industriale.

La campagna Operazione Siracusa, ha visto i volontari di Sea Shepherd Italia, in stretta collaborazione con la Guardia di Finanza, la Guardia Costiera, i Carabinieri, la Polizia Italiana, la Polizia Ambientale e le autorità dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, impegnati nella difesa dei ricci di mare e le cernie brune. Ben quattro subacquei sono stati presi in flagrante mentre pescavano illegalmente ricci di mare. È stata inoltre confiscata una grande quantità di attrezzatura da pesca, comprese reti, palangari e canne da pesca, tutte di proprietà dei bracconieri che pescavano dalla scogliera all’interno della zona di riserva integrale. La campagna è sempre attiva durante tutto l’anno!

Sea Shepherd – LA CAMPAGNA GHOSTNET

Nel Mediterraneo il 10% di tutti i rifiuti marini derivano da attrezzature da pesca: sono circa 4000 le tonnellate di reti, lenze, nasse, ami e piombi che deliberatamente o accidentalmente vengono abbandonati in mare ogni anno.

La Campagna Ghostnet si focalizza proprio su queste criticità, individuando e quando possibile rimuovendo tutti gli attrezzature da pesca che, nascoste nelle profondità, continuano a depredare la biodiversità del nostro Mar Mediterraneo.

Il primo successo della campagna nata per contrastare la distruzione dell’ecosistema causato dalla presenza di queste trappole mortali è arrivato, dopo settimane di preparazione, con la rimozione di oltre quattro chilometri di reti nella zona a protezione integrale dell’Area Marina Protetta del Plemmirio.

Ringraziamo per la preziosa collaborazione il Capo Murro Diving Center, il Consorzio Plemmirio e la Capitaneria di Porto.

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